Passa passa passa
Poi imprechi ma non passa mai
La tua fame sveglia, cazzo, no non va mai a dormire lei!
Sogni sogni sogni
Ma sai già quanto costano
Qualche notte in piedi a sopravvivere al fatto che:
Non la realtà
E la conosci giá
La fine che fará
La tua forza di volontà
Andrá a farsi fottere
Ti dicono "sii forte" si ma son bravi a parlare
Che ne sanno di che hai dentro te?!
In quel frigo...si freddano le lacrime
In dispensa...rinchiudi le tue ansie e poi
Sotto il letto...nascondi la tua polvere
Poi non dormi...ti chiudi e rifletti
E' la vita che unita al dolore si ciba di te
E della tua strada sbagliata
E continui a pensare, placando il tormento,che bello se non fossi mai nata
Salpa salpa salpa
Il raziocinio toglie l'ancora
Da una cerebrale come te nessuno se lo aspetta
Parli parli parli
Sei un vulcano inarrestabile
Treno più che rapido, efficiente poco timida
Ma ti hanno detto mai
Che devi amarti un po'
Puoi rallentare e poi
Pensare un po' più a te
Che sicurezza mostri se
I casini sai risolvere
Ma i problemi tuoi
Non li affronti proprio mai?!
E non passa piú
E non cambia mai
Cuore nello stomaco
Testa senza eroi
E la smetti?
Rilassati!
Forza reagisci!
sei te che condizioni la tua strada
E, su, prova a pensare che bello sarebbe se invece
Amassi un po' di più la vita..."
É tutta la sera che ascolto questa canzone
Non riesco a piangere, non riesco a studiare, ho pochi pensieri in testa forse uno solo, unico e martellante.
Siamo stati a pranzo dai vicini già dopo il primo era già tutto rovinato, il secondo l'ho mangiato per inerzia, poi ho pensato che dato che era già tutto rovinato tanto valeva prender il bis del contorno e mangiare pure il dolce!
Poi oggi era il compleanno di una mia cara amica le ho portato dei cheese cake fatti stamattina e me ne ha offerto metà non ho potuto fare altro che mangiarlo.
Non posso pensare quante calorie ci fossero solo nei dolci che ho mangiato oggi e nel cheescake!!!
Stasera mi sento enorme
Ma sono immobile
Senza riuscire a muovermi
Continuo ad ascoltare questa canzone che muove qualcosa dentro ad ogni pausa, ad ogni parola
Ho sempre più paura per Natale.
E per domani mattina, non voglio entrare in bagno.
Non voglio sapere quanto sono lievitata, non voglio specchiarmi
Voglio solo nascondermi.
Eppure tutti mi continuano a ripetere che devo mangiare, non sanno neppure quanto le loro parole mi facciano piacere, ma non rispecchiano la realtà, non ora.
Ma so bene come mi sono cacciata in tutto questo, come sia ingrassata tanto, lo so bene.
Quando mia madre( maledetto quel giorno) trovó il libro di Justine e mi guardò le gambe con faccia disgustata.
Non poteva esserci mazzata peggiore, non me ne frega se si preoccupa, se non mi lascia mangiare fuori, ma quel verso seguente al suo sguardo ha fatto male, tanto.
Io non posso fare schifo a mia madre.
No.
E così per non farle più schifo ho iniziato a mangiare di più, senza riuscire a fermarmi.
Maledetto quel giorno.
Ma non é cambiato nulla.
Continuo a farle schifo e io non ho intenzione di sacrificarmi ancora sentendomi solo ancora peggio, più brutta, di troppo, rifacendo cose che ho promesso di non fare più.
Ora basta.
Mi prendo quello che mi spetta, o meglio me lo riprendo, e stavolta non guardo in faccia a nessuno.
Bisogna limitare i danni di Natale da ora.
Troverò una scusa
domenica 30 novembre 2014
lunedì 24 novembre 2014
(H)ate food, sleep forever
Forse mi sto arrendendo all'evidenza, ai fatti
Eppure non lo sto facendo.
Mi spiego meglio: mangio troppoesageratamente, ingrasso mi odio ma nonostante tutto, continuo.
Non cambio.
La verità è che non mi so fermare.
No esistono le mezze misure e se la giornata è rovinata che importa? è inutile fermarsi, ormai è rovinata perciò si continua a sfondarsi di cibo.
Cibo.
Solo la parola inizia a far schifo.
Lo odio, lo detesto
Eppure lo voglio, lo desidero.
E' facile prendersela con lui.
Semplice da avere
Semplice da rigettare
Ma non è giusto, lui non dovrebbe esistere.
Tenta.
Manda pretesti all'aria.
Non fa dormire.
Ma qualche volta da enormi soddisfazioni.
La sua mancanza da enormi soddisfazioni.
E in quei momenti amo quel nulla.
Quel vuoto lasciato.
Per Natale non ho molti desideri.
Ne ho solo uno:
Lasciatemi a casa, svuotate il frigo, non datemi soldi e lasciatemi a casa.
Lontano dai cenoni, dai parenti, da quegli occhi che giudicano.
Lasciatemi con quel vuoto che non è tale.
Lasciatemi dormire
Senza scuola
Senza testa
Senza tutti quei pensieri che non posso fermare ma di cui sentirei la mancanza se se ne andassero.
Lasciate me e la pancia che brontola e qualche senso di colpa per ammonimento.
E' chiedere troppo per Natale?
- - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Dovrei studiare domani, ho due verifiche e un interrogazione.
Ma non riesco a dimenticare.
So quello che ho fatto e non posso porvi rimedio.
Ho dei bei propositi, ma sarò tentatata, non voglio dire che riuscirò, ogni volta che lo faccio puntualmente fallisco.
Ho delle speranze.
Domani non sono neppure a casa per pranzo...
Io devo.
Non mi lascerò tentare.
Eppure non lo sto facendo.
Mi spiego meglio: mangio troppo
Non cambio.
La verità è che non mi so fermare.
No esistono le mezze misure e se la giornata è rovinata che importa? è inutile fermarsi, ormai è rovinata perciò si continua a sfondarsi di cibo.
Cibo.
Solo la parola inizia a far schifo.
Lo odio, lo detesto
Eppure lo voglio, lo desidero.
E' facile prendersela con lui.
Semplice da avere
Semplice da rigettare
Ma non è giusto, lui non dovrebbe esistere.
Tenta.
Manda pretesti all'aria.
Non fa dormire.
Ma qualche volta da enormi soddisfazioni.
La sua mancanza da enormi soddisfazioni.
E in quei momenti amo quel nulla.
Quel vuoto lasciato.
Per Natale non ho molti desideri.
Ne ho solo uno:
Lasciatemi a casa, svuotate il frigo, non datemi soldi e lasciatemi a casa.
Lontano dai cenoni, dai parenti, da quegli occhi che giudicano.
Lasciatemi con quel vuoto che non è tale.
Lasciatemi dormire
Senza scuola
Senza testa
Senza tutti quei pensieri che non posso fermare ma di cui sentirei la mancanza se se ne andassero.
Lasciate me e la pancia che brontola e qualche senso di colpa per ammonimento.
E' chiedere troppo per Natale?
- - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Dovrei studiare domani, ho due verifiche e un interrogazione.
Ma non riesco a dimenticare.
So quello che ho fatto e non posso porvi rimedio.
Ho dei bei propositi, ma sarò tentatata, non voglio dire che riuscirò, ogni volta che lo faccio puntualmente fallisco.
Ho delle speranze.
Domani non sono neppure a casa per pranzo...
Io devo.
Non mi lascerò tentare.
giovedì 20 novembre 2014
(l'inesistente) calma dopo la tempesta
La calma dopo la tempesta.
Oggi avrei voluto definire così questa giornata.
Ieri abboffata che ha sfiorato le mille calorie e poi la sera sono scappata per saltare la cena dicendo che uscivo con dei miei compagni, e invece alla fine mi sono trovata davanti a una cioccolata calda con nocciole tritate.
Non é tanto per i soldi spesi ma per quello che non devo fare.
Non devo mangiare cioccolata!
(alla fine ne ho bevuta solo metà ma il danno é comunque fatto)
Insomma cerchiamo di dimenticare anche il resto della giornata di ieri e di cancellare quella di oggi.
Ho appena mangiato una carota abbastanza piccola e mi sento in colpa.
Mi faccio schifo da sola.
Qualche anno fa avrei mangiato il resto della dispensa dopo una carota e questa avrebbe rappresentato solo l'emulazione di qualcosa che fanno 'i grandi' per tenersi in forma.
Mentre ora sto a sentirmi in colpa.
Non so che altro dire.
Vorrei dire qualcosa di intelligente, qualche frase sulla quale riflettere magari ma non mi vine nulla in mente a parte che devo cambiare e devo sapermi controllare.
Speriamo che a cena ce la faccia.
Potrei andare davvero giú di testa.
Vi abbraccio fortissimo
Oggi avrei voluto definire così questa giornata.
Ieri abboffata che ha sfiorato le mille calorie e poi la sera sono scappata per saltare la cena dicendo che uscivo con dei miei compagni, e invece alla fine mi sono trovata davanti a una cioccolata calda con nocciole tritate.
Non é tanto per i soldi spesi ma per quello che non devo fare.
Non devo mangiare cioccolata!
(alla fine ne ho bevuta solo metà ma il danno é comunque fatto)
Insomma cerchiamo di dimenticare anche il resto della giornata di ieri e di cancellare quella di oggi.
Ho appena mangiato una carota abbastanza piccola e mi sento in colpa.
Mi faccio schifo da sola.
Qualche anno fa avrei mangiato il resto della dispensa dopo una carota e questa avrebbe rappresentato solo l'emulazione di qualcosa che fanno 'i grandi' per tenersi in forma.
Mentre ora sto a sentirmi in colpa.
Non so che altro dire.
Vorrei dire qualcosa di intelligente, qualche frase sulla quale riflettere magari ma non mi vine nulla in mente a parte che devo cambiare e devo sapermi controllare.
Speriamo che a cena ce la faccia.
Potrei andare davvero giú di testa.
Vi abbraccio fortissimo
sabato 15 novembre 2014
settimane di mangiate colossali
É pieno di nuvole, il cielo.
Sembra pieno di tante soffici pecorelle.
Eppure non c'è per nulla bel tempo: Fa freddo, terribilmente e tira forte il vento.
Il resoconto di queste ultime due settimane, in particolare di quest'ultima é disastrosa.
Io non mangi(av)o cioccolato, ma a quanto pare sono riuscita a smentirmi.
Mangio cioccolato tutti i maledetti giorni.
A colazione , nello spuntino, a merenda, mentre preparo torte.
Sempre.
Io lo odio.
Non mi spiego perché ne mangi cosi tanto.
Questa settimana ho speso al giorno solo considerando lo spuntino 5 fottuttissimi( scusate il francesismo) euro
Ogni, sacrosanto, giorno.
Rigorosamente focaccia ,pizza, the e quello che capitava di meno calorico possibile alle macchinette( che poi non ha senso dato quello che ho mangiato prima)
Eppure non ho restretto anzi!
La mattina colazione normale a pranzo mangiavo pure il secondo e a cena mangiavo tutto quello che capitava.
Ogni singola cosa presente a tavola.
É proprio l'esatto opposto di restringere.
Mi sento una fallita.
Non posso portare soldi a scuola che non faccio altro che spenderli per mangiare di ogni.
Oggi ero partita bene.
Due gallette a colazione con il thè.
A merenda ho già rovinati tutto comprando della pizza e dei tuc.
A pranzo ho mangiato del passato di verdura senza nulla ed ero contenta.
Ora ho appena finito di fare merenda e cosa ho mangiato?
Cioccolato!
Poi dato che non era abbastanza( mi applaudo da sola!) c'è stata anche una fetta gigante di pane con un plum-cake.
Stasera a cena sono previsti burritos solo al nome mi sento male.
Io non ce la posso fare.
E poi la sera e la notte mi ritrovo a pensare di quanto abbia la pancia gonfia,di come mi senta obesa come se fossi in cinta.
Di come il giorno dopo posso rimediare
Di come avrei voglia di liberarmi da questo schifo
Di come il giorno dopo abbia la fobia di entrare in bagno e pesarmi e di come da sotto le coperte vorrei sgusciare in quel preciso momento in bagno e constatare i danni.
Di come vorrei tagliarmi fino ad avere male alle braccia, a scomparire.
Ma non faccio nulla.
Piango e mi odio schiacciata dai sensi di colpa
Io boh non so davvero chr dirmi, davvero tanti complimenti a me!
E intanto il peso sale...
davvero mi chiedo come abbia fatto a prendere solo un chilo ma di certo non posso continuare così
ho davvero il terrore
dopo tanti sacrifici non ho intenzione ( anche se i fatti sembrano dimostrare il contrario) di tornare a quello che ero 10 schifosissimi chili fa
-A
Sembra pieno di tante soffici pecorelle.
Eppure non c'è per nulla bel tempo: Fa freddo, terribilmente e tira forte il vento.
Il resoconto di queste ultime due settimane, in particolare di quest'ultima é disastrosa.
Io non mangi(av)o cioccolato, ma a quanto pare sono riuscita a smentirmi.
Mangio cioccolato tutti i maledetti giorni.
A colazione , nello spuntino, a merenda, mentre preparo torte.
Sempre.
Io lo odio.
Non mi spiego perché ne mangi cosi tanto.
Questa settimana ho speso al giorno solo considerando lo spuntino 5 fottuttissimi( scusate il francesismo) euro
Ogni, sacrosanto, giorno.
Rigorosamente focaccia ,pizza, the e quello che capitava di meno calorico possibile alle macchinette( che poi non ha senso dato quello che ho mangiato prima)
Eppure non ho restretto anzi!
La mattina colazione normale a pranzo mangiavo pure il secondo e a cena mangiavo tutto quello che capitava.
Ogni singola cosa presente a tavola.
É proprio l'esatto opposto di restringere.
Mi sento una fallita.
Non posso portare soldi a scuola che non faccio altro che spenderli per mangiare di ogni.
Oggi ero partita bene.
Due gallette a colazione con il thè.
A merenda ho già rovinati tutto comprando della pizza e dei tuc.
A pranzo ho mangiato del passato di verdura senza nulla ed ero contenta.
Ora ho appena finito di fare merenda e cosa ho mangiato?
Cioccolato!
Poi dato che non era abbastanza( mi applaudo da sola!) c'è stata anche una fetta gigante di pane con un plum-cake.
Stasera a cena sono previsti burritos solo al nome mi sento male.
Io non ce la posso fare.
E poi la sera e la notte mi ritrovo a pensare di quanto abbia la pancia gonfia,di come mi senta obesa come se fossi in cinta.
Di come il giorno dopo posso rimediare
Di come avrei voglia di liberarmi da questo schifo
Di come il giorno dopo abbia la fobia di entrare in bagno e pesarmi e di come da sotto le coperte vorrei sgusciare in quel preciso momento in bagno e constatare i danni.
Di come vorrei tagliarmi fino ad avere male alle braccia, a scomparire.
Ma non faccio nulla.
Piango e mi odio schiacciata dai sensi di colpa
Io boh non so davvero chr dirmi, davvero tanti complimenti a me!
E intanto il peso sale...
davvero mi chiedo come abbia fatto a prendere solo un chilo ma di certo non posso continuare così
ho davvero il terrore
dopo tanti sacrifici non ho intenzione ( anche se i fatti sembrano dimostrare il contrario) di tornare a quello che ero 10 schifosissimi chili fa
-A
giovedì 6 novembre 2014
Gita!
Ciao, ieri sono stata in gita a Genova.
Diciamo che la giornata non é partita benissimo non ho dormito, come al solito, ma stavolta ancora meno del solito.
A causa della pioggia e dell'allerta meteo ho dovuto cambiare il modo in cui mi ero vestita , da comodi pantaloni larghissimi e scarpe comode a panta attillatissimi che é inutile che stia a dilungarmi con aggettivi che definiscono quanto li odi, da mettere negli scarponcini.
Imbarazzo e senso di inadeguatezza esagerato.
Ero partita con l'idea precisa di fare colazione e poi non mangiare più fino a sera ma naturalmente non é andato nulla secondo i piani.
Alla prima fermata dell'autigrill é saltato tutto. E il resto della giornata é continuata di pari passo.
Mangiando mangiando e ancora mangiando.
Alla fine ho restituito.
Mi voglio seriamente male.
In più al viaggio di ritorno mi sono sentita ripetere alcune cose che non voglio, ma che pian piano mi stanno entrando in testa, riempiendomi di dubbi.
Ma io no, non sono come mi definiscono:malata
Nessuno sceglie di soffrire, la malattia.
E io come qualsiasi umano dotato di senno non la sceglierei mai.
Mai.
Però il dubbio mi continua a venire ogni volta che me lo sento dire e ogni volta lo caccio.
In sostanza le uniche parole a definire tutto questo sono: Non lo so. Io non capisco
La verità é che se mi dicono queste cose é perché mi vogliono bene, e non sopporto di fare preoccupare queste persone, A e tutti gli altri.
Io non so cosa pensi A ma non penso che riuscirá a reggere questo ancora per molto.
Ho paura mi possa lasciare.
Non voglio.
Nonostante tanti dubbi su noi due io non riesco a stare senza quello che lei mi da.
E dico questo perché la nostra ( forse anche perché siamo due ragazze) relazione non è mai stata facile, momenti di stabilità veri e propri si possono davvero contare sulle dita di una mano, e non sono mai durati tantissimo.
Ora sono(ancora una volta)in crisi e ho paura che stavolta sia la goccia che fa traboccare il vaso e mi lasci.
Sono un po' confusa stasera anche perché per la prima.volta mi sono sentita dare della lesbica e non ho avuto ( benché la fortissima voglia di fare coming out) di confermare questo pensiero ma sono solo riuscita a farmi una risata e mandare la suddetta persona amichevolmente a quel paese.
Scusate quindi se questo post é un po' confuso.
Vi abbraccio forte
Diciamo che la giornata non é partita benissimo non ho dormito, come al solito, ma stavolta ancora meno del solito.
A causa della pioggia e dell'allerta meteo ho dovuto cambiare il modo in cui mi ero vestita , da comodi pantaloni larghissimi e scarpe comode a panta attillatissimi che é inutile che stia a dilungarmi con aggettivi che definiscono quanto li odi, da mettere negli scarponcini.
Imbarazzo e senso di inadeguatezza esagerato.
Ero partita con l'idea precisa di fare colazione e poi non mangiare più fino a sera ma naturalmente non é andato nulla secondo i piani.
Alla prima fermata dell'autigrill é saltato tutto. E il resto della giornata é continuata di pari passo.
Mangiando mangiando e ancora mangiando.
Alla fine ho restituito.
Mi voglio seriamente male.
In più al viaggio di ritorno mi sono sentita ripetere alcune cose che non voglio, ma che pian piano mi stanno entrando in testa, riempiendomi di dubbi.
Ma io no, non sono come mi definiscono:malata
Nessuno sceglie di soffrire, la malattia.
E io come qualsiasi umano dotato di senno non la sceglierei mai.
Mai.
Però il dubbio mi continua a venire ogni volta che me lo sento dire e ogni volta lo caccio.
In sostanza le uniche parole a definire tutto questo sono: Non lo so. Io non capisco
La verità é che se mi dicono queste cose é perché mi vogliono bene, e non sopporto di fare preoccupare queste persone, A e tutti gli altri.
Io non so cosa pensi A ma non penso che riuscirá a reggere questo ancora per molto.
Ho paura mi possa lasciare.
Non voglio.
Nonostante tanti dubbi su noi due io non riesco a stare senza quello che lei mi da.
E dico questo perché la nostra ( forse anche perché siamo due ragazze) relazione non è mai stata facile, momenti di stabilità veri e propri si possono davvero contare sulle dita di una mano, e non sono mai durati tantissimo.
Ora sono(ancora una volta)in crisi e ho paura che stavolta sia la goccia che fa traboccare il vaso e mi lasci.
Sono un po' confusa stasera anche perché per la prima.volta mi sono sentita dare della lesbica e non ho avuto ( benché la fortissima voglia di fare coming out) di confermare questo pensiero ma sono solo riuscita a farmi una risata e mandare la suddetta persona amichevolmente a quel paese.
Scusate quindi se questo post é un po' confuso.
Vi abbraccio forte
Iscriviti a:
Post (Atom)