Ciao, ieri sono stata in gita a Genova.
Diciamo che la giornata non é partita benissimo non ho dormito, come al solito, ma stavolta ancora meno del solito.
A causa della pioggia e dell'allerta meteo ho dovuto cambiare il modo in cui mi ero vestita , da comodi pantaloni larghissimi e scarpe comode a panta attillatissimi che é inutile che stia a dilungarmi con aggettivi che definiscono quanto li odi, da mettere negli scarponcini.
Imbarazzo e senso di inadeguatezza esagerato.
Ero partita con l'idea precisa di fare colazione e poi non mangiare più fino a sera ma naturalmente non é andato nulla secondo i piani.
Alla prima fermata dell'autigrill é saltato tutto. E il resto della giornata é continuata di pari passo.
Mangiando mangiando e ancora mangiando.
Alla fine ho restituito.
Mi voglio seriamente male.
In più al viaggio di ritorno mi sono sentita ripetere alcune cose che non voglio, ma che pian piano mi stanno entrando in testa, riempiendomi di dubbi.
Ma io no, non sono come mi definiscono:malata
Nessuno sceglie di soffrire, la malattia.
E io come qualsiasi umano dotato di senno non la sceglierei mai.
Mai.
Però il dubbio mi continua a venire ogni volta che me lo sento dire e ogni volta lo caccio.
In sostanza le uniche parole a definire tutto questo sono: Non lo so. Io non capisco
La verità é che se mi dicono queste cose é perché mi vogliono bene, e non sopporto di fare preoccupare queste persone, A e tutti gli altri.
Io non so cosa pensi A ma non penso che riuscirá a reggere questo ancora per molto.
Ho paura mi possa lasciare.
Non voglio.
Nonostante tanti dubbi su noi due io non riesco a stare senza quello che lei mi da.
E dico questo perché la nostra ( forse anche perché siamo due ragazze) relazione non è mai stata facile, momenti di stabilità veri e propri si possono davvero contare sulle dita di una mano, e non sono mai durati tantissimo.
Ora sono(ancora una volta)in crisi e ho paura che stavolta sia la goccia che fa traboccare il vaso e mi lasci.
Sono un po' confusa stasera anche perché per la prima.volta mi sono sentita dare della lesbica e non ho avuto ( benché la fortissima voglia di fare coming out) di confermare questo pensiero ma sono solo riuscita a farmi una risata e mandare la suddetta persona amichevolmente a quel paese.
Scusate quindi se questo post é un po' confuso.
Vi abbraccio forte
Io sono dell'idea che non si scelta una malattia, ma si scelga semplicemente un sintomo.
RispondiEliminaPerchè nessuno sceglie un male sapendolo tale ma solo se, per errore, in un dato momento della sua vita, lo percepisce come un bene rispetto ad un qualcos'altro che vede come un male peggiore.
Ma il punto, io credo, non sta tanto nello scegliere i mali... sta nel voler trovare delle soluzioni a detti mali, scelti o capitati.
Un abbraccio...
E se queste persone avessero ragione? È difficile accettare di essere malati , ma se fosse così? Se ti volessero aiutare?
RispondiEliminaNon voglio insistere... ma tu in passato hai detto che la tua è solo una crisi passeggera adolescenziale. Ma sta durando troppo! E ogni giorno giochi al ribasso... pensi che a 38 chili starai bene... ma poi sri sicura di fermarti? Ti prego... pensaci... e rispondi a te stessa, , sinceramente.
Ti abbraccio piccola
Ti diró, io finché la mia psicoterapeuta (con cui giá stavo facendo un percorso) non mi ha detto "Qui abbiamo un problema!" non mi sono mai considerata veramente malata..Ancora adesso riconosco che mangiare troppo o troppo poco sia atato spia di qualcosa che non andava, anche perché tutte le persone intorno a me hanno comportamenti equilibrati e sani con l'alimentazione, peró a identificarmi come una malata faccio fatica.
RispondiEliminaForse non devi "per forza" dire sono malata, quanto ammettere che quello che stai vivendo crea a te e alle persone che hai intorno sofferenza. E magari provare a contattare qualcuno..se non altro per stare meglio ( dato che mi pare di aver capito che comunque tutto questo non ti fa stare cosi bene e ora hai paura che anche il rapporto con la tua ragazza potrebbe incrinarsi..).
Per il coming out..non ho capito se ti sei pentita di non averlo fatto..
Ti abbraccio