sabato 19 marzo 2016

Incostanze, mamma

16/03/2016 19.50

Tutto é così incostante.
La vita, il peso, gli amici per non parlare dell'umore.
Giorni frenetici che si susseguono uno dopo l'altro, mesi volati, l'esame che si avvicina.
Tanta ansia ma anche sollievo per l'avvicinarsi della fine di un percorso che appare tanto lungo che breve.
Anni difficili, pieni di scoperte, cadute,soprattutto cadute.
Ma anche di sorrisi, gite, canzoni cantate a squarciagola e partite a carte nel cuore della notte, aperitivi deliranti e serate alcoliche.
Abbracci e piccoli gesti che mi hanno fatto da paracadute che vorrei non perdere mai, ma é tutto così terribilmente incostante.
" la vita é una maschera" Pirandello aveva ragione, io però non la indosso, o meglio a furia di indossarla sono diventata io stessa una di queste.
Non ricordo più la me di prima, ma non lo faccio con nostalgia, credo, e neppure con una curiosità spinta.
Penso.
E basta.
Ieri é stata la giornata del fiocchetto lilla.
Si sono concretizzati pensieri che già da tempo avevo per la testa.
Io non voglio guarire e dico guarire testualmente perché finalmente ammetto di avere un disturbo alimentare.
E lo nego allo stesso tempo, inutilmente, lo sappiamo bene che anche questo fa parte del disturbo stesso.
Ma ne sono consapevole, insieme al fatto di volermi ridurre davvero malissimo per avere un controllo che non credo illusorio.
E non so se sia una cosa positiva, sinceramente.
Mi sento grassa. Tremendamente.
Il ciclo non aiuta, le preoccupazioni( unica costante di questi ultimi anni) non aiutano, la bilancia sputa sentenze.
Ho paura ancora una volta.
Ho paura di non riuscire a dimagrire
Di rimanere bloccata per sempre su questi 44 chili e il pensiero di Pasqua non aiuta, io non posso ingrassare più di così.

19/03/2016     17:26
Ho l'influenza o comunque non sto bene.
Mi fanno male gli occhi, lo sterno a furia di tossire e mi gocciola il naso.
Mia madre non mi caga( scusate il francesismo, avrei voglia di riempire questo post di un sacco di brutte parole)quando avrei solo bisogno di una coccola, di una semplice carezza.
Poi quando sono in gita e mi vengono le crisi di " mammite acuta" lei si ostina a ripetermi che mi vuole bene, che non mi devo sentire abbandonata e un altro mucchio di stronzate.
Ecco perché non riesco a superare questa mia paura.
Sono qua sto male sotto i suoi occhi e per lei é tutto normale
" tanto stai sempre male"
Ogni tanto penso a quando mamma non ci sarà più e inizio a piangere in modo inconsolabile, mi viene il panico.
So di apparire una mammona in questo modo, forse lo sono, ma io sono legatissima a lei, le voglio troppo bene, ho paura sin da ora a non riuscire a superare il suo funerale.
A sette anni e mezzo sono stata una settimana a Rimini con la società di atletica, ad accompagnarci erano due ragazze allora ventenni che ci lasciarono completamente a noi stesse e, mentre tutte le altre piangevano perché mancava loro casa, io non provavo assolutamente nulla ma semplicemente pensavo" cosa mi ha detto mamma" " cosa farebbe mamma in questa situazione"
Dopo quella vacanza inizia a stimare quanti anni avrebbe vissuto ancora mamma, quanti anni avrei avuto io al momento della sua scomparsa.
Inconsolabile, da ora in poi quando si trattava di stare fuori casa.

10 giorni a un campo del wwf in Toscana iniziai a digiunare dalla prima sera, al sesto giorno, per pietà, mi vennero a prendere.

10 giorni a un campo del wwf in Trentino, posto mozzafiato ma alloggiati in una catapecchia, inizia il mio digiuno i miei pianti, pregai Dio convinta che fosse stato merito suo se la prima volta mi fossero venuti a prendere, ma nulla da fare, dovetti aspettare fino al 10 giorno

Gita in terza superiore ad Assisi, non ricordo quanti giorni stemmo, stetti malissimo come sempre, stavolta forse addirittura di più, mollata il giorno prima di partire e completamente confusa sul mio orientamento sessuale.
Anche se credo che il mio disturbo alimentare abbia messo le radici alle medie, fu il ritorno da questa gita che ne sancì l'inizio definitivo.
3 chili in pochi giorni, credo non superassi le 300/400 calorie giornaliere per poi camminare sotto al sole\ stare sotto al sole ( e si sa che Assisi é piena di salite) e stare sveglia la notte per le crisi che puntualmente prima di cena si presentavano e spesso duravano fino a quando, stremata riuscivo a prendere sonno all'alba.

Gita a Vienna-Budapest in quarta superiore sulla quale scrissi un post qui su blogger, crisi come sempre appena prima di cena ma supportata stavolta da una mia compagna  che cercava di calmarmi con compresse di Valeriana.
Peso più basso raggiunto, ciclo quasi assente.

Gita in quinta superiore a Barcellona.
L'unica cosa che riesco a pensare é che devo approfittarne per dimagrire, e se proprio devo stare male, solo la seconda sera.
La prima no perché siamo appena arrivati.
La seconda perché i momenti di cedimento li hanno tutti.
La terza no perché il giorno dopo é l'ultima notte.
La quarta no perché é l'ultima notte e il giorno dopo, seppur a sera inoltrata saremo a casa.

Benché manchi un mese esatto( partiremo il 18) so già per filo e per segno cosa, quanto portarmi.
E tutta questa organizzazione ammetto mi spaventi, e non poco.
Non capisco se sto piangendo per l'essere ammalata e bisognosa di coccole,  o per l'essere piena di brutti pensieri e sensi di colpa per la merenda fatta tremando ( di freddo?, di paura?)
O per il pensiero assillante di Pasqua. Vi giuro non so dove aggrapparmi.
Avrei bisogno di un amico, una spalla sulla quale poter piangere e sfogare questa rabbia verso non so neppure cosa, questa rabbia verso mia madre che quando ho bisogno ( non le chiedo mai nulla) non mi considera, questo dolore al pensiero che un giorno i miei genitori non ci saranno più e la paura di non saperlo reggere e suicidarmi.
Ho tantissima paura. É un pensiero che ho costantemente
Mi sento così invisibile, dimenticata
E se da una parte gita= perdere peso dall'altra siamo sempre alle solite, ho paura di stare male e non avere nessuno( esattamente come sono ora e sono a casa).
O meglio, non avere MIA MADRE perché lei è l'unica che voglio in questi momenti, l' unica persona che, se mi considerasse, sarebbe capace di consolarmi, di farmi stare meglio.
Scrivo questo post piangendo sotto le coperte, non una persona che sia salita in camera a sincerarsi di come sto.
So cosa pensano" cosa vuoi che sia un raffreddamento e un po' di tosse"
Ma non é solamente" un raffreddamento e un po' di tosse"
Sono ansie, paure, notti non dormite per la tosse e troppi pensieri, troppe calorie, testa che scoppia e occhi che fanno male, un 43.8 che non mi ha reso felice e un 40 che spero mi renderà felice pur sapendo che non sarà così, l'avvicinarsi delle vacanze di Pasqua e tutta la paura correlata, il dover studiare anche durante le vacanze per un interrogazione il giorno che torniamo e per le verifiche che hanno fissato nei giorni restanti, il dover studiare per una verifica messa l'ultimo giorno prima di Pasqua e sentirsi in colpa per stare male e non riuscirci, la paura per l'esame e il rischio che corro a non essere ammessa sia per la  situazione a livello di valutazioni sia a livello mentale.

É inutile che ci giri intorno, il punto so benissimo quale é, ho bisogno che il mio dolore invece di essere sminuito con il solito" ti piangi addosso" ( vero, ma non sempre) venga riconosciuto una volta per tutte.
Ho bisogno di una stampella perché si, sono debole
(Sempre)

13 commenti:

  1. A furia di portare una maschera diventiamo la maschera che portiamo. Quello che scrivi è così vero, così tangibile, che mi ha fatto venire un brivido. La maschera che scegliamo per noi finisce per modellare il nostro vero volto, e alla fine non possiamo più toglierla perché dietro non c'è più nulla, la maschera si è fusa alla nostra pelle, l'ha trasformata in un calco di sé.
    E così non riesci a pensare che la gita a Barcellona (che bello, anche io medito di andare a Barcellona per il ponte del due giugno) possa andare diversamente da quelle precedenti, perché le hai modellate tu in quel modo, e perché questa volta dovrebbe essere diverso? Addirittura ti fai un programma di come andranno i singoli giorni, progetti persino quando stare male, perché la nostra vita è così: programmiamo tutto, quando dimagrire e quanto dimagrire, quando fingere di stare meglio, quando ricadere nel baratro.
    Forse la soluzione per liberarsi dalla maschera, o per assumerne una diversa, è smettere di pianificare tutto con tanta meticolosa ansia. Lasciati sorprendere da questa gita, non è detto che andrà male solo perché è stato così in tre, cinque o dieci esperienze simili che l'hanno preceduta. Questa è una storia diversa e tu sei una persona diversa, non lasciarti condizionare dai tuoi pensieri, prova a sorprenderti di quello che ti capita una volta là.
    Ti stringo forte, e sappi che ti capisco ancora più forte!
    Un bacio!

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    1. Hai detto cose verissime,lasciarsi andare é davvero difficile se non impossibile..
      Barcellona effettivamente era davvero bella.
      Ti ringrazio davvero di cuore! Un abbraccio anche da parte mia

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  2. I sentimenti, anche i più intensi e difficili, ci fanno belle, ci restituiscono a noi stesse.
    Sono certa che riuscirai a non averne più paura.

    Ti abbraccio.

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    1. Grazie mille di cuore per quest' augurio.
      Spero che un giorno diventi finalmente realtà.
      Un abbraccio.

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  3. E' solo la mia opinione ma: non c'è bisogno di voler guarire per rivolgersi a qualcuno, farsi aiutare. Il tuo dolore può essere riconosciuto se tendi una mano; e forse i tuoi famigliari non sono le persone giuste per farlo, ma ce ne sono altre. Nel frattempo puoi continuare a dimagrire, nessuno te lo impedisce, ma magari almeno hai qualcuno che ti aiuti a trovare un senso in tutto questo tuo stare male. Non è una soluzione, ma un passo avanti.

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    1. Ti ringrazio, hai perfettamente ragione. Il vero ma é il dirlo e il farlo. Ammetterlo é un passo avanti cercare qualcuno per raccontare tutto questo è tutt'altro.
      Conto di riuscirci un giorno o forse semplicemente lo spero.

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  4. ehi ciao...
    leggo i tuoi pensieri, mi ci rivedo... eccome se mi ci rivedo. E penso a tutto ciò che hai passato, perchè ti seguo da anni, perchè ci siamo ritrovate a farci compagnia con wapp nel pieno dei pomeriggi invernali e freddi. Abbiamo parlato, discusso, ci siamo confidate... ti stringo forte stella.
    Chiedi aiuto, è il primo passo... coraggio
    Pulce

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    1. Ciao Pulce, che piacere sentirti qui!
      Ti ringrazio di cuore per quello che é stato e per ciò che sicuramente sarà, per le tue parole e il sostegno sul quale so sempre di poter contare.
      Ti abbraccio forte anche io!

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  5. ciao <3 leggo e ti sono vicina... penso che a volte stare così ci accomuna, ma non dobbiamo farci prendere la mano...! lottiamo sempre|! fatti aiutare... a volte le persone sono cosi prese da loro stesse che o lotti da sola o chiedi aiuto...non c'è da vergognarsene...

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    1. Hai ragione, razionalmente so di averne bisogno e dall'altro non voglio mostrarmi debole...

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