mercoledì 22 ottobre 2014

situazioni


Sono in una situazione di stallo.
Non voglio mangiare ma questo mi porta direttamente ad abboffarmi.
Vi ricordate la promessa fatta neanche due giorni fa?
Mi scoccia ammetterlo ma l'ho già distrutta.
Mi sento frustrata.
Odio infrangere promesse, se le faccio a me soprattutto.
Io odio il cioccolato, per non parlare della nutella eppure sono giorni che mi negavo quelle che io definisco " fieste della Lidl"
Stamattina complice anche di un alzataccia alle 4,30 nel bel mezzo di un sogno che mi ha lasciato intontita per il resto del giorno, non ho saputo controllarmi e ne ho mangiata una.
Mia sorella, che fa colazione prima di me mi aveva lasciato un cornetto.
Eh bhe ho pensato che era uno spreco lasciarlo sul tavolo.
Il cibo non si butta.
É una di quelle cose con cui sono fissata.
Ero consapevole che il cornetto si sarebbe potuto conservare anche senza io lo mangiassi eppure non ce l'ho fatta e ho mangiato quello riempiendolo di nutella.
Sensi di colpa? Nah
Penso di non essermi sentita tanto male.
Credevo che avrei restituito, mi ha salvato solo il fatto che era tardi e mi stavano aspettando.
L'ho scampata, per un pelo.
Ma succederà ancora e allora non potrò evitare inevitabile.
A patto che smetta di abbufarmi ma questo implicherebbe smettere di restringere cosa che non ho intenzione di fare.
Mi guardo allo specchio e desidero essere normale e sentire meno schiava del cibo.
Eppure l'idea di ingrassare mi terrorizza.
Io non so cosa farci.
No non voglio abbandonare questa sensazione.
Alla fine bisogna fare un calcolo complessivo dei pro e dei contro.
E sono molto di più i pro.
E poi io voglio essere speciale, sono stanca di essere confusa con la massa, essere insignificante.
Ho avuto tanto tempo di pensare.
Alla fine ho fatto solo finta di studiare.
Oggi ho mangiato e basta.
E pensato quando non ero impegnata a   constatare i danni.
Tutta la grande mangiata di oggi penso sia stata scaturita dall'enorme litigata di ieri con mia madre.
Mi ha detto cose che mi hanno fatto davvero male.
E poi cosa che non sopporta ha tirato di nuovo in mezzo A.
La tira sempre in mezzo.
Litighiamo sempre per quello che faccio con lei  anche quando lei non c'entra nulla.
Mi ha detto che sono immatura che ha sbagliato a trattarmi così come mi ha sempre trattato, che mi ha dato una fiducia  che non merito.
Ora mi controllerà molto di più.
Grazie mamma, questo era proprio quello che mi mancava.
Dovete saper che mia madre é stata sempre molto protettiva nei miei confronti in primo luogo perché io mi tengo tutto dentro e per via del mio carattere tropo buono, che non mi fa dire mai di no insomma che si lascia sopraffare sempre dagli altri.
A. ha fatti degli errori in passato, é vero. Ma chi non ne fa?
Gli errori fanno crescere e lei é cresciuta.
Mia madre per quanto lo neghi non la ha in simpatia e mi vuole proteggere da lei, dal suo carattere.
Ma come dicevo prima A é cambiata é cresciuta e ora non rifarebbe più gli errori che sono stati.
Ora mia madre ci ha pure impedito di vederci!
Ma non c'è stato solo questo.
Ieri sono scoppiata per via della mia situazione scolastica e a livello di amici.
Io sono " indietro un anno" in certe cose.
Non nel senso che mi manchi qualcosa, non so come spiegarlo, apprendo in modo diverso e anche a livello di alcuni aspetti di maturità fisica e di esperienza sono indietro rispetto agli altri.
Tutto mi sfugge e il mio carattere non aiuta.
Gli amici scelgono gli altri e io rimangonda sola.
Me li vedo strappati via da persone migliori di me.
Le amicizie sono impegnative, ci vuole costanza.
Io quando conosco qualcuno mi do e mi rendo disponibile totalmente, voglio rendere felici loro. Eppure non basta.
Mi scartano.
Io posso anche impegnarmi ( non so come possa essere possibile di più ma mettiamolo come possibilità)alla fine rimarrei comunque da sola perché nel momento esatto in cui mollerei un attimo la presa diventando " la vera me" coloro che mi hanno conosciuto in un modo non mi riconoscerebbero più.
La situazione é pesante soprattutto in classe.
Ho litigato con quella che era una cara amica quella a cui dicevo tutto e lei a me.
La stavo già perdendo da due anni ma quando ha scoperto di me e di A mi evita non mi parla.
Il.punto é che io e lei facciamo lo stesso percorso, prendiamo.lo stesso autobus per tornare a casa.
C'È un sacco di tensione.
La perdita di amicizie?
Le litigate?
Ogni tanto penso sia tutta colpa dei miei troppi pensieri.
Non so se sia così
Ma ho sempre pensato tanto...
Mah...

Questo.post é diventato lunghissimo , non ricordo neppure più cosa avrei voluto scrivere.
Se siete arrivati fino qui vi ringrazio
Vi abbraccio
E pensare che continuavo a scrivere una riga e  cancellare

4 commenti:

  1. Credevo che avrei restituito....

    Questo termine mi ha davvero colpito.
    Cos'è che ritieni di dover restituire, ma soprattutto, a chi?

    Una figlia obbediente a tua madre?
    Un'amica comprensiva ad A?

    Penso che dovresti innanzitutto restituirti a te stessa.
    Se indossare una maschera si rivela un compito ingrato e fallimentare, perché non andare a viso scoperto?
    La mano, libera dall'impaccio della maschera da sorreggere, potrebbe forse toccare più liberamente la vita...

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  2. Ciao, per restituire intendevo rimettere la colazione.
    Andare a viso scoperto per ora, non é servito a nulla, quelli che descrivo sono infatti solo i risultati che ho ottenuto procedendo in questo modo.
    Devo cambiare e su questo c'è poco da dire ma devo cambiare riuscendo a trovare un modo per rimanere sempre me stessa.
    Non so come spiegarlo, scusa, spero tu abbia capito
    Grazie per essere passata, é sempre un occasione di confronto importante.

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  3. Calmati. Se perdi anche tu il timone, qua è finita. Ti farà inghiottire dalla tempesta e non potrai più tornare a galla.

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  4. "Mia sorella, che fa colazione prima di me mi aveva lasciato un cornetto.
    Eh bhe ho pensato che era uno spreco lasciarlo sul tavolo.
    Il cibo non si butta.
    É una di quelle cose con cui sono fissata."

    Anche io facevo sempre cosi. Lo mangiavo perché buttare il cibo proprio non ce la faccio, anche se poi mi chiedevo se fosse una scusa e mi sentivo "stupida" contando che c'é gente che butta quintali di roba..
    Pensavo che tanto tutto quello che mangiavo potevo eliminarlo in un batter d'occhio (ahah che stupida!-_- non mi rendevo conto che una restrizione non poteva compensare tutto il cibo che mangiavo, eppure nella mia logica ci credevo fermamente)
    E mi ritrovo anche nella cosa del non smettere di mangiare tanto perché se no bisogna pure smettere di restringere..

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