Mi ripeto che sono grassa.
Mangio una pesca e mi sento malissimo.
Grassa, grassa, grassa.
É tutto quello che sento.
E mi accorgo di non essere nessuno senza tutte queste paranoie, io non sono nessuno in fondo.
Ho sempre bisogno di una maschera, anche semplicemente di un emozione per diventare qualcuno. Maschera sorridente, arrabbiata---> persona arrabbiata.
Sono, mi sento qualcuno solo così.
Stamattina avevo lezione alle 8,30 alle 7 mi sono costretta a fare colazione ( gesto da non ripetere ), un quarto d'ora fa mi arriva un messaggio " sono da te alle 9,30" Per evitare di mandarla direttamente e poco finemente a quel paese ho detto che alle 10,30 avevo un impegno che non potevo rimandare. Avete ragione, va tutto a mio discapito e lei tenta solo di aiutarmi, ma per come mi tratta, mi giudica e mi fa sentire offesa, io davvero la voglio vedere il meno possibile a maggior ragione se é una giornata come quella di oggi.
Ho pianto, pianto davvero mentre mi facevo la doccia, voglio liberarmi da questo 43 non ce la faccio più a vederlo.
E intanto devo fingere, fingere che vada tutto bene, che non abbia voglia di farmi del male fino a non sentire più nulla, voglia di strillare che tutta la situazione che c'è a casa é troppo pesante e che non ce la faccio più a sopportarla, fingere che non ho paura di non superare l'esame a settembre e per questo di perdere tutti i miei compagni, fingere di stare bene e di fare la buona figlia sempre pronta a fare ogni cosa per casa perché" vostro padre non si può stancare, gli fate venire un infarto", fingere che mia madre non mi stia scaricando tutta l'ansia addosso per questa situazione e per i suoi stessi problemi.
Ragazze sono stanca morta di tutto questo, so che una singola parola di troppo, un esercizio che non viene potrebbe farmi esplodere, completamente esplodere.
Mi ha appena chiamato la tizia che mi fa lezione, un ora é troppo poco a quanto pare, abbiamo rimandato tutto a lunedì, ci manca poco che mi metta a saltellare.
Comunque é presto per gioire, stasera c'è una pizzata con amici, non posso, ma non ci sono scuse per non esserci, se riesco più tardi esco e rimango fuori per pranzo, almeno se proprio devo stare per cena a casa, il pranzo me lo gestisco da me.
Quanto mi manca poter prendere un treno e trascorrere intere giornate fuori casa, senza essere obbligata a mangiare, sentendomi amata e coccolata.
Il passato é passato, e che cavolo!Qualcuno mi spieghi perché debba continuare a viverci dentro!
Ho un terribile mal di pancia e la testa che scoppia, tra un po' esco, vado a cercare di mettere un po' di ordine e poi devo comprare alcune cose, é troppo tempo che rimando.
sabato 25 luglio 2015
martedì 21 luglio 2015
One year ago
Esattamente un anno fa ho aperto il blog, mi sono resa conto che quel luglio che tanto ho invocato in alcuni post non lo riavró più indietro e nonostante ciò continuo a illudermi che se solo mi impegnassi di più potrei farcela ad avercelo di nuovo.
Ma é inutile mentirsi, le cose sono cambiate e contemporaneamente sono rimaste immutate.
Sarò single ma gli ultimi giorni si stanno avvicinando a quel controllo che l'anno scorso riuscivo a mantenere così facilmente e non vi nascondo sia molto contenta, non so cosa sia ( finalmente) quella cosa che mi ha fatto scattare la molla, molto probabilmente l'enorme rabbia a scontentezza derivata dall' essere tornata dalle vacanze con 100 gr di più ( mentre di solito perdo un chilo abbondante)
Mi manca il mare e soprattutto mi manca il corso di tennis, mi sentivo libera, mi sfogavo, e mi facevo anche un sacco di risate.
Mi manca E ( insegnante di tennis) per la quale mi sono presa una mezza cotta, mi mancano i suoi modi di fare, l'essere se stessa senza pretese di palesare una maschera di qualcosa che non é.
Non vi nascondo che sono pienissima di pensieri mi controllo meglio sul versante cibo ma continuo a pensare di esagerare, stasera a cena abbiamo ospiti e i miei piani sono già stati distrutti, non voglio mangiare! A pranzo ho esagerato, stasera avrei voluto mangiare solo frutta. Speriamo di cavarmela con poco e soprattutto niente dolce.
I miei 18 anni sono stati tristi, vorrei avere avuto il compleanno dell'anno scorso ma non si può vivere nel passato benché io mi continui ostinatamente ad illudere sia possibile.
Ho passato il mio compleanno chiusa in casa per il caldo asfissiante con il ventilatore al massimo e mangiata dai sensi di colpa per i giorni precedenti, con l'insoddisfazione e la rabbia per un peso che non é sceso.
Raggiungerò i 41 stavolta senza esitazioni e senza alcun senso di colpa per gli sguardi feriti di mia madre o i commenti cattivi di mia sorella.
Il blog compie un anno e voglio ringraziare tutte quante voi che mi siete state vicine e mi avete consigliato, supportato, incoraggiato e tutto quanto il resto che sicuramente mi sono dimenticata di dire.
Un grazie davvero dal profondo del cuore
Un abbraccio.
- Fra❤
Ma é inutile mentirsi, le cose sono cambiate e contemporaneamente sono rimaste immutate.
Sarò single ma gli ultimi giorni si stanno avvicinando a quel controllo che l'anno scorso riuscivo a mantenere così facilmente e non vi nascondo sia molto contenta, non so cosa sia ( finalmente) quella cosa che mi ha fatto scattare la molla, molto probabilmente l'enorme rabbia a scontentezza derivata dall' essere tornata dalle vacanze con 100 gr di più ( mentre di solito perdo un chilo abbondante)
Mi manca il mare e soprattutto mi manca il corso di tennis, mi sentivo libera, mi sfogavo, e mi facevo anche un sacco di risate.
Mi manca E ( insegnante di tennis) per la quale mi sono presa una mezza cotta, mi mancano i suoi modi di fare, l'essere se stessa senza pretese di palesare una maschera di qualcosa che non é.
Non vi nascondo che sono pienissima di pensieri mi controllo meglio sul versante cibo ma continuo a pensare di esagerare, stasera a cena abbiamo ospiti e i miei piani sono già stati distrutti, non voglio mangiare! A pranzo ho esagerato, stasera avrei voluto mangiare solo frutta. Speriamo di cavarmela con poco e soprattutto niente dolce.
I miei 18 anni sono stati tristi, vorrei avere avuto il compleanno dell'anno scorso ma non si può vivere nel passato benché io mi continui ostinatamente ad illudere sia possibile.
Ho passato il mio compleanno chiusa in casa per il caldo asfissiante con il ventilatore al massimo e mangiata dai sensi di colpa per i giorni precedenti, con l'insoddisfazione e la rabbia per un peso che non é sceso.
Raggiungerò i 41 stavolta senza esitazioni e senza alcun senso di colpa per gli sguardi feriti di mia madre o i commenti cattivi di mia sorella.
Il blog compie un anno e voglio ringraziare tutte quante voi che mi siete state vicine e mi avete consigliato, supportato, incoraggiato e tutto quanto il resto che sicuramente mi sono dimenticata di dire.
Un grazie davvero dal profondo del cuore
Un abbraccio.
- Fra❤
lunedì 13 luglio 2015
Pensieri. E lacrime che si rifiutano di uscire.
Buonasera a tutte :)
Vi voglio ringraziare fortemente per i commenti che avete lasciato all'ultimo post, grazie davvero di cuore mi avete tranquillizzato perlomeno un po'
Passo ad aggiornarvi un po':
A tennis ho preso una forte storta con la conseguenza che ho dovuto smettere di fare sia le passeggiate sia gli sqot(?) dato che non riuscivo neppure ad appoggiare il piede a terra.
Ammetto di aver smesso di fare gli addominali per non so neppure quale motivo ma da domani rinizio, l'inattività mi fa sentire peggio.
In contemporanea a tutto ciò è arrivato il ciclo, che odio!, tra dolori e fame mostruosa sto mangiando e rispondendo male praticamente a tutti quanti cosa che ha la diretta conseguenza di farmi sentire ancora peggio dal momento che non mi piace essere scortese quando non c'è n'è motivo e sulla parte cibo é inutile dire perché.
In questo preciso momento ho una voglia assurda di gelato ma non riesco a capire se lo mangerò o meno e scrivere qui mi tiene lontana dal freezer, almeno per il momento il che é ottimo.
Detto ciò stasera qui al villaggio ci sarà la serata delle coppie ( giochi ) e i miei genitori parteciperanno, spero sarà divertente e so che suona egoistico ma se da una parte non riesco a staccarmi da certi pensieri tanto da non riuscire a leggere un libro, vedere un film se non conosco quanto c'è nello stomaco, dall'altra voglio distrarmi ridere davvero, avere la testa libera da tutto quanto.
Oggi mentre cercavo di dormire, all' improvviso mi é venuta in mente una cosa" ti ha lasciato non tanto perché si é innamorata di un altra ma perché non ce la faceva più a stare dietro a te e ai tuoi pensieri, alle tue richieste e comportamenti, alle tue risposte"
E mi sono resa improvvisamente conto che le cose stanno esattamente così.
Ho allontanato amici, familiari, qualsiasi cosa che mi potesse distrarre e portarmi lontano dai miei stessi pensieri.
Gli amici li ho solamente riavvicinati e tra noi c'è ancora una enorme frattura che non sono sicura riuscirò a riparare, i familiari sono lá, ma solo perché sono appunto familiari, e poi mi chiedo perché non ho una relazione e mi rispondo praticamente da sola.
Per quanto io la voglia, la desideri, io non voglio sotto sotto una relazione, o meglio, non credo che nessuno rimarrebbe dopo aver scoperto chi sono e come sono, troppo complesso, troppo difficile.
E quegli stessi pensieri io non posso abbandonarli, dico di voler cambiare, di essere una persona migliore ma poi mi rendo conto che non voglio essere una persona migliore, voglio essere accettata per quella che sono in ogni sfumatura, e pretendo che siano gli altri per una volta ad adattarsi, a prendersi il pacco tutto insieme per quello che é, e allo stesso tempo mi rendo conto che è la migliore strada per rimanerne da sola, nessuno é disposto a tanto in fondo...
Stasera sono in vena di riflessioni e le situazioni fuori di me, in famiglia, continuano a cambiare, a stravolgersi facendomi sentire piccola inutile e indifesa mentre i ricordi sono li a premere sul petto, mi manca un po' il respiro e tanto per cambiare le lacrime si rifiutano di uscire.
Vorrei potermi sfogare in quel modo, ma non posso, ho promesso e stavolta non a quella persona, non a me stessa, in verità non ho promesso a nessuno, e neanche il viso distrutto di mia madre( per quanto crudele possa suonare) mi terrà ancora lontana, voglio farlo ancora una volta.
Voglio sentirmi viva, respirare un odore che mi appartiene e cacciare questo dolore che é li che preme senza riuscire a uscire, senza pensare, senza pensieri.
Manca una settimana al mio compleanno, al mio diciottesimo compleanno, e io mi sento più piccola che mai, più impreparata che mai.
Ricordo il mio compleanno l'anno scorso, giornata passata a piangere, passata abbracciata, passata compresa, passata immersa in quel profumo familiare, passata bene, passata amata, passata senza alcun accenno di cibo se non a colazione, rivoglio quel luglio, rivoglio quella giornata, rivoglio qualcuno che mi culli tra le sue braccia senza giudicarmi, amandomi semplicemente, senza bisogno di altre parole
Ma é solamente utopia, mi aspettano in rapido ordine
•una trattoria
•un pranzo da parenti(I)
•un pranzo da parenti(II)
•una festa a sorpresa( molto probabilmente no)
•una cena( forse giornata intera) da amici di famiglia
Non voglio avere relazioni umane, vorrei stare un po' da sola, o con gli altri, ma a patto che non si mangi.
Vi voglio ringraziare fortemente per i commenti che avete lasciato all'ultimo post, grazie davvero di cuore mi avete tranquillizzato perlomeno un po'
Passo ad aggiornarvi un po':
A tennis ho preso una forte storta con la conseguenza che ho dovuto smettere di fare sia le passeggiate sia gli sqot(?) dato che non riuscivo neppure ad appoggiare il piede a terra.
Ammetto di aver smesso di fare gli addominali per non so neppure quale motivo ma da domani rinizio, l'inattività mi fa sentire peggio.
In contemporanea a tutto ciò è arrivato il ciclo, che odio!, tra dolori e fame mostruosa sto mangiando e rispondendo male praticamente a tutti quanti cosa che ha la diretta conseguenza di farmi sentire ancora peggio dal momento che non mi piace essere scortese quando non c'è n'è motivo e sulla parte cibo é inutile dire perché.
In questo preciso momento ho una voglia assurda di gelato ma non riesco a capire se lo mangerò o meno e scrivere qui mi tiene lontana dal freezer, almeno per il momento il che é ottimo.
Detto ciò stasera qui al villaggio ci sarà la serata delle coppie ( giochi ) e i miei genitori parteciperanno, spero sarà divertente e so che suona egoistico ma se da una parte non riesco a staccarmi da certi pensieri tanto da non riuscire a leggere un libro, vedere un film se non conosco quanto c'è nello stomaco, dall'altra voglio distrarmi ridere davvero, avere la testa libera da tutto quanto.
Oggi mentre cercavo di dormire, all' improvviso mi é venuta in mente una cosa" ti ha lasciato non tanto perché si é innamorata di un altra ma perché non ce la faceva più a stare dietro a te e ai tuoi pensieri, alle tue richieste e comportamenti, alle tue risposte"
E mi sono resa improvvisamente conto che le cose stanno esattamente così.
Ho allontanato amici, familiari, qualsiasi cosa che mi potesse distrarre e portarmi lontano dai miei stessi pensieri.
Gli amici li ho solamente riavvicinati e tra noi c'è ancora una enorme frattura che non sono sicura riuscirò a riparare, i familiari sono lá, ma solo perché sono appunto familiari, e poi mi chiedo perché non ho una relazione e mi rispondo praticamente da sola.
Per quanto io la voglia, la desideri, io non voglio sotto sotto una relazione, o meglio, non credo che nessuno rimarrebbe dopo aver scoperto chi sono e come sono, troppo complesso, troppo difficile.
E quegli stessi pensieri io non posso abbandonarli, dico di voler cambiare, di essere una persona migliore ma poi mi rendo conto che non voglio essere una persona migliore, voglio essere accettata per quella che sono in ogni sfumatura, e pretendo che siano gli altri per una volta ad adattarsi, a prendersi il pacco tutto insieme per quello che é, e allo stesso tempo mi rendo conto che è la migliore strada per rimanerne da sola, nessuno é disposto a tanto in fondo...
Stasera sono in vena di riflessioni e le situazioni fuori di me, in famiglia, continuano a cambiare, a stravolgersi facendomi sentire piccola inutile e indifesa mentre i ricordi sono li a premere sul petto, mi manca un po' il respiro e tanto per cambiare le lacrime si rifiutano di uscire.
Vorrei potermi sfogare in quel modo, ma non posso, ho promesso e stavolta non a quella persona, non a me stessa, in verità non ho promesso a nessuno, e neanche il viso distrutto di mia madre( per quanto crudele possa suonare) mi terrà ancora lontana, voglio farlo ancora una volta.
Voglio sentirmi viva, respirare un odore che mi appartiene e cacciare questo dolore che é li che preme senza riuscire a uscire, senza pensare, senza pensieri.
Manca una settimana al mio compleanno, al mio diciottesimo compleanno, e io mi sento più piccola che mai, più impreparata che mai.
Ricordo il mio compleanno l'anno scorso, giornata passata a piangere, passata abbracciata, passata compresa, passata immersa in quel profumo familiare, passata bene, passata amata, passata senza alcun accenno di cibo se non a colazione, rivoglio quel luglio, rivoglio quella giornata, rivoglio qualcuno che mi culli tra le sue braccia senza giudicarmi, amandomi semplicemente, senza bisogno di altre parole
Ma é solamente utopia, mi aspettano in rapido ordine
•una trattoria
•un pranzo da parenti(I)
•un pranzo da parenti(II)
•una festa a sorpresa( molto probabilmente no)
•una cena( forse giornata intera) da amici di famiglia
Non voglio avere relazioni umane, vorrei stare un po' da sola, o con gli altri, ma a patto che non si mangi.
venerdì 10 luglio 2015
direttamente dal mare
Stamattina al mare é piovuto.
Faceva freddo.
Appiccicata sulla sedia di plastica guardavo le gocce cadere sperando che quel momento si prolungasse in eterno.
10 minuti ed era tutto finito.
Il cielo è tornato azzurro, l'aria si é fatta di nuovo afosa.
Sono diventata improvvisamente triste.
Sono due giorni che mi sento giú di morale, come se qualcosa fosse li e mi tenesse un masso sulle spalle.
Mi sento pesante e non solo a livello di peso, a livello di tutto, a livello di emozioni.
In questa casa di 30 metri quadrati mi sento in gabbia, rinchiusa in uno spazio immenso che non riesco a colmare, ho perso la mia ancora, non c'è una bilancia ed io non so cosa posso concedermi, se me lo posso concedere, quanto posso concedermi.
So solo che mi sono concessa troppo e la stima dei danni presupposti é gigantesca ma come posso avere una conferma?
Mi sembra di impazzire, vorrei tanto trovare una conferma in qualcuno, in qualcosa che mi possa dire come davvero stiano le cose, senza mentirmi, senza mezzi termini.
Sono 4 giorni che ho iniziato i 30 giorni " sfida" ( perdonatemi, mi é caduto di mente il nome)per gli squat e quelli per gli addominali.
Faccio tennis e acquagym tutti i giorni un ora, passeggio sulla spiaggia fino al molo per 4 chilometri almeno una volta al giorno, poi mi guardo e continuo a non vedere miglioramenti, ho solo le gambe ancora più gigantesche ma non riesco a stare ferma, sapevo sarebbe finita così.
Spero di aver perso qualcosa, almeno.
Io non so davvero più che fare.
Mi sembra di non fare nulla, di non fare abbastanza
E maledetta paura di svenire e di fare proccurare i miei che mi spinge a mangiare quel biscotto prima di uscire.
Il ciclo non arriva é una settimana che si fa attendere, e anche se so che é solamente in ritardo ( anche perché non posso essere scesa a 40 abbondante, attorno al quale non si presenta) , non vi nascondo che spero non arrivi questo mese* come nei prossimi e nei prossimi ancora*
Pensate quello che volete ma io il ciclo proprio non lo voglio e so che non fa bene, che quello che penso é sbagliato, ma pensare a qualcosa, qualsiasi cosa, di diverso mi fa sentire persa.
Che poi perché preoccuparsi?
Mia madre non fa altro che ripetermi " sei fortunata, mangiando normale riesci a essere magra"
Ma io non sono magra
E poi che significa" mangiando normale?"
Non sapete quanto quel "normale" mi dia fastidio che poi non é vero, lei mangia meno di me e questo già mi manda in bestia, io mangio anche fin troppo, altro che normale!
Siamo a luglio, quel tanto agognato mese, l'anno scorso era tutto così perfetto, quest'anno é tutto uno sgretolamento unico.
Spero di festeggiare in tranquillità almeno il mio compleanno ma so già essere una speranza vana, tra viaggio, parenti che vogliono farmi una sorpresa, ristorante al quale mentre andiamo dai miei zii ci dobbiamo PER FORZA fermare, ci sarà cibo ovunque e sarà una vera schifezza.
Per i miei 18 anni non chiedo molto solamente una giornata tranquilla e con poco\ niente da mangiare.
E intanto mancano 10 giorni.
I ricordi dello scorso compleanno mi sommergono, cosa darei per riaverla di nuovo vicino, cosa darei per avere una persona vicino da amare e che mi ami senza giudicare.
Sono una romanticona un po' lo ammetto, ma tutta colpa dei ricordi
Vorrei solamente poter ricordare senza dolore.
Vi ringrazio per gli stupendi commenti che mi avete lasciato al precedente post, corro a rispondervi( la connessione é un po' lenta qui)
un abbraccio forte a tutte voi ❤
Faceva freddo.
Appiccicata sulla sedia di plastica guardavo le gocce cadere sperando che quel momento si prolungasse in eterno.
10 minuti ed era tutto finito.
Il cielo è tornato azzurro, l'aria si é fatta di nuovo afosa.
Sono diventata improvvisamente triste.
Sono due giorni che mi sento giú di morale, come se qualcosa fosse li e mi tenesse un masso sulle spalle.
Mi sento pesante e non solo a livello di peso, a livello di tutto, a livello di emozioni.
In questa casa di 30 metri quadrati mi sento in gabbia, rinchiusa in uno spazio immenso che non riesco a colmare, ho perso la mia ancora, non c'è una bilancia ed io non so cosa posso concedermi, se me lo posso concedere, quanto posso concedermi.
So solo che mi sono concessa troppo e la stima dei danni presupposti é gigantesca ma come posso avere una conferma?
Mi sembra di impazzire, vorrei tanto trovare una conferma in qualcuno, in qualcosa che mi possa dire come davvero stiano le cose, senza mentirmi, senza mezzi termini.
Sono 4 giorni che ho iniziato i 30 giorni " sfida" ( perdonatemi, mi é caduto di mente il nome)per gli squat e quelli per gli addominali.
Faccio tennis e acquagym tutti i giorni un ora, passeggio sulla spiaggia fino al molo per 4 chilometri almeno una volta al giorno, poi mi guardo e continuo a non vedere miglioramenti, ho solo le gambe ancora più gigantesche ma non riesco a stare ferma, sapevo sarebbe finita così.
Spero di aver perso qualcosa, almeno.
Io non so davvero più che fare.
Mi sembra di non fare nulla, di non fare abbastanza
E maledetta paura di svenire e di fare proccurare i miei che mi spinge a mangiare quel biscotto prima di uscire.
Il ciclo non arriva é una settimana che si fa attendere, e anche se so che é solamente in ritardo ( anche perché non posso essere scesa a 40 abbondante, attorno al quale non si presenta) , non vi nascondo che spero non arrivi questo mese* come nei prossimi e nei prossimi ancora*
Pensate quello che volete ma io il ciclo proprio non lo voglio e so che non fa bene, che quello che penso é sbagliato, ma pensare a qualcosa, qualsiasi cosa, di diverso mi fa sentire persa.
Che poi perché preoccuparsi?
Mia madre non fa altro che ripetermi " sei fortunata, mangiando normale riesci a essere magra"
Ma io non sono magra
E poi che significa" mangiando normale?"
Non sapete quanto quel "normale" mi dia fastidio che poi non é vero, lei mangia meno di me e questo già mi manda in bestia, io mangio anche fin troppo, altro che normale!
Siamo a luglio, quel tanto agognato mese, l'anno scorso era tutto così perfetto, quest'anno é tutto uno sgretolamento unico.
Spero di festeggiare in tranquillità almeno il mio compleanno ma so già essere una speranza vana, tra viaggio, parenti che vogliono farmi una sorpresa, ristorante al quale mentre andiamo dai miei zii ci dobbiamo PER FORZA fermare, ci sarà cibo ovunque e sarà una vera schifezza.
Per i miei 18 anni non chiedo molto solamente una giornata tranquilla e con poco\ niente da mangiare.
E intanto mancano 10 giorni.
I ricordi dello scorso compleanno mi sommergono, cosa darei per riaverla di nuovo vicino, cosa darei per avere una persona vicino da amare e che mi ami senza giudicare.
Sono una romanticona un po' lo ammetto, ma tutta colpa dei ricordi
Vorrei solamente poter ricordare senza dolore.
Vi ringrazio per gli stupendi commenti che mi avete lasciato al precedente post, corro a rispondervi( la connessione é un po' lenta qui)
un abbraccio forte a tutte voi ❤
mercoledì 1 luglio 2015
mostri nel ripostiglio
Stanotte dormo con la porta e la finestra aperta così che i mostri vengano e mi possano mangiare.
E io che nei mostri non ci credo neppure, non penso siano cannibali, non possono mangiare una di loro, non possono mangiarmi.
A volte, al buio penso come sarebbe bello se potessi essere inghiottita, sparire nel silenzio della notte in un buco nero lasciando nulla dietro.
Nessuna sofferenza, nessun rimpianto.
Sarebbe anche una fine serena, dopotutto, sicuramente migliore delle tante prospettate e progettate nei più piccoli dettagli.
Stasera dormo con la finestra e la porta aperta, in modo che i mostri vengano e mi tengano compagnia.
Mi addormento pensando a quanto sarebbe bello essere abbracciati dal nulla, in una stretta avvolgente e familiare non sentendo più nulla, non il grasso, non il peso e nemmeno quel sudore che ti si appiccica addosso, il grasso che ti si appiccica addosso e che più volte al giorno cerco di strofinare via invano.
Inghiottita nel vuoto più assoluto, in assenza di suono e senza quelle malsana voglia che é tornata a tormentarmi e chr non posso soddisfare.
Prego perché venga l'inverno, freddo neve e ghiaccio.
Voglio potermi guardare in quello specchio che la stagione offre e sentirmi per una volta a casa.
Potermi seppellirmi nel caso non fossi ancora riuscita ad annegare nel buio in maglioni, felpe, pantaloni larghi e nascondermi da tutto e da tutti.
Estraniarmi dal cibo che mi tenta, che mi vince, che odio, che disprezzo ma non riesco a ripudiare.
Voglio essere libera, leggera per volare lontana.
In pace.
E io che nei mostri non ci credo neppure, non penso siano cannibali, non possono mangiare una di loro, non possono mangiarmi.
A volte, al buio penso come sarebbe bello se potessi essere inghiottita, sparire nel silenzio della notte in un buco nero lasciando nulla dietro.
Nessuna sofferenza, nessun rimpianto.
Sarebbe anche una fine serena, dopotutto, sicuramente migliore delle tante prospettate e progettate nei più piccoli dettagli.
Stasera dormo con la finestra e la porta aperta, in modo che i mostri vengano e mi tengano compagnia.
Mi addormento pensando a quanto sarebbe bello essere abbracciati dal nulla, in una stretta avvolgente e familiare non sentendo più nulla, non il grasso, non il peso e nemmeno quel sudore che ti si appiccica addosso, il grasso che ti si appiccica addosso e che più volte al giorno cerco di strofinare via invano.
Inghiottita nel vuoto più assoluto, in assenza di suono e senza quelle malsana voglia che é tornata a tormentarmi e chr non posso soddisfare.
Prego perché venga l'inverno, freddo neve e ghiaccio.
Voglio potermi guardare in quello specchio che la stagione offre e sentirmi per una volta a casa.
Potermi seppellirmi nel caso non fossi ancora riuscita ad annegare nel buio in maglioni, felpe, pantaloni larghi e nascondermi da tutto e da tutti.
Estraniarmi dal cibo che mi tenta, che mi vince, che odio, che disprezzo ma non riesco a ripudiare.
Voglio essere libera, leggera per volare lontana.
In pace.
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