lunedì 10 agosto 2015

Giornate infinite

Torno a casa e spalanco la finestra della mia camera, faccio entrare il canto delle cicale e quell'odore che solo le notti estive hanno.
Mi tolgo le scarpe, appoggio i piedi sul pavimento. Il parquet é caldo, sorrido tra me e me . Un' improvvisa fresca ventata d'aria mi fa rabbrividire, cerco quasi con fretta il pigiama.
Mi dirigo in bagno, la stanza ha accumulato tutto il calore della giornata, il pavimento é caldissimo. Mi scappa un altro minuscolo sorriso.
Mi lavo con cura i denti, torno in camera e mi stendo sul letto.
Respiro.
Finalmente mi fermo dopo una lunghissima giornata.




STAMATTINA
Stamattina mi sono svegliata presto.
Due due cornacchie " cantavano" sul tetto.
Ho sonno, non ho voglia di alzarmi, non mi piace svegliarmi presto la domenica mattina.
Provo a prendere sonno, le cornacchie continuano il loro discorso, mi alzo, cerco le ciabatte, ne trovo una sola, vado scalza in bagno.
L'acqua fresca mi sveglia un po', scendo le scale, il silenzio mi circonda.
Cerco di fare il minor rumore possibile, quasi prego che i miei pensieri non stiano urlando troppo forte, la preoccupazione è tanta, non riesco a scacciarla, l'idea del pranzo e cena fuori mi terrorizza.
Penso di digiunare.
Non lo faccio, mangio un fico e tre biscotti  nel caffè.
Mi sento tradita.
Mi guardo intorno, mio padre si é svegliato e mi da il buon giorno, non vedo la borsa di mia madre in sala, mi ricordo che é Domenica, é a messa.
Prego in silenzio che torni a casa integra.
La fiera dei cattivi pensieri per stamattina é aperta.
Mi do della stupida, come posso pensare certe cose?
Non faccio in tempo di finire di formulare questo pensiero che la sento aprire la porta.
Le auguro buongiorno.
Salgo le scale, dovrei studiare, non ne ho voglia.
Mi sento chiamata al piano di sotto, é mia madre.
Mi domanda se abbia già fatto colazione, le rispondo affermativamente.
Mi dice che la stiamo per andare a fare all'Ikea.
Momento panico, poi dalla mia bocca escono parole che non rispecchiano quello che sto pensando: E che importa? Rifaccio colazione."
Mi pento amaramente appena le pronuncio.
Per fortuna vengo distratta dalla home di Facebook, scritte omofobe su un manifesto a Firenze.
Mi sale la rabbia.
Approfondisco. Vedo che tutto si é risolto con la brillante risposta della persona offesa.
Rabbia e contentezza mi assalgano in contemporanea.
Torno al piano di sopra, si muore di caldo.
Dal piano di sotto sento mio padre che mi dice che la colazione salta.
Tiro un sospiro di sollievo.
Momentaneo.
Andremo a mangiare fuori a pranzo.
Cerco di concentrarmi sul libro di fisica senza molti risultati.
Il telefono continua a illuminarsi, continue notifiche per la faccenda di questa mattina.
Faccio qualche esercizio lo stesso, poi mi faccio una doccia rinfrescante e cerco di prepararmi al pranzo.



Ripenso a tutta la giornata di oggi.
Ringrazio l'aria fresca che permette di indossare il pigiama,  la mia pancia é coperta, i pensieri no, sono riusciti a scappare.
Mi sono sentita male dopo il pranzo fuori, questa sera me la sono cavata con due fette di pizza.
Marinara.
Olio praticamente assente.
Enormi sospiri di sollievo.
Ho sonno, ma non riesco a dormire.
Il pensiero di quando domani indicherà la bilancia mi tiene sveglia.
Preoccupazione.
Mi guardo intorno, apro la tenda e osservo il cielo.
Poche stelle, la luna quasi non si vede.
Le cicale cantano.



Il cielo è bellissimo stasera, domani sarà S.Lorenzo, chissà se si riuscirà a vedere qualche stella.
So che non ho scritto praticamente nulla che avesse un senso in questo post, scusate, ma non riesco a prendere sonno e scrivere mi rilassa moltissimo.
Chissà, magari funziona...


E voi, come passerete S. Lorenzo?

1 commento:

  1. Ciao! Il tuo post non è senza senso. E' carino, un racconto della tua giornata e delle ansie che si celano dietro i gesti e le parole comuni.
    Non mi è nuovo il nervosismo, i pensieri che tu stessa ti crei.
    Tutto sommato non è stata una brutta giornata, vero?
    In fondo, non sei stata male e sei stata bravissima ad affrontare tutto.
    Devi affrontare la bilancia adesso (probabilmente lo hai gia' fatto).
    Spero tu lo abbia fatto con un po' di lucidità, senza incolparti troppo, sapendo che è un peso fittizzio e momentaneo...
    Non lasciarti logorare ancora dai numeri. Piuttosto assapora ogni momento... Ti sentirai più leggera dentro! (E' questo l'importante!)

    ...Ieri notte ero sola a casa, con la mia cagnolina. I miei sono fuori per una settimana, avevo il giorno libero da lavoro ma nessuna amica per uscire.
    Sono rimasta una mezz'oretta fuori a vedere le stelle, senza risultato, troppe nuvole, vento fresco a causa del temporale che c'era stato nel primo pomeriggio.
    Mi sono sentita eternamente sola, di una malinconia immensa, però mi è piaciuto rimanere in silenzio mentre accarezzavo la mia fedele compagna (cagnolina Sissi :) )

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