10
Settembre
Mia
sorella pesa 44 chili, più di me, più di me. Me lo ripeto in testa.
Peccato
che mia madre abbia detto "i suoi sono muscoli mentre il tuo è
tutto lardo"
Peccato
che siano giorni che le ripete sia grassa che ha il doppio mento,
cerco di sdrammatizzare ma ho paura per lei. Ho paura per i pensieri
che potrebbero venirle.
Non
voglio si ammali, sarebbe insopportabile, devo essere io quella più
magra.
Per
anni è stata mia sorella quella magra, quella che mangiava ogni due
ore e rimaneva uno stecchino, quante volte ho desiderato essere come
lei, provo un sottile gusto ora a pesare meno di lei.
Mi
sento anche ridicola, so quando la composizione corporea e tutto il
resto faccia la differenza.
Ora
non vorrei mai il suo fisico, lo trovo troppo grasso ma ammetto anche
che il mio fisico ideale sia qualcosa di praticamente irrealizzabile
o inesistente.
O
meglio, esiste, ma è la morte o quasi.
Un
po' mi vergogno pure a scrivere queste cose...
La
decisone di mollare tutto è dolorosa, ho passato il pomeriggio a
piangere, dico di sapere dove mi sto andando a cacciare ma non è
vero.
La
parola d'ordine dietro una cosa del genere è autodistruzione
completa, ma non so quando cadrò in basso ancora.
Quanto
pesa la felicità?
Quante
calorie ha la felicità?
Quanti
chilometri devo correre per essere felice?
Tutte
risposte destinate a non conoscere risposta ma che non riesco a
smettermi di porre.
12
Settembre
Oggi
ho avuto il colloquio con lo psicologo, da quando mi sono seduta
avrei voluto parlargli della mia scelta ma non ci sono riuscita per
ben 40 minuti, continuavo a raccontare di come stia affrontando gli
esami universitari, il rapporto che ha mia madre con mia sorella, il
rapporto che ho con mia madre, poi, con molta fatica ci sono
riuscita.
La
risposta è stata abbastanza sorprendente " già il fatto che tu
stia venendo qui significa che tu stai facendo qualcosa, ci sono cose
che non dipendono dalla volontà, un po' come quando stai giù
d'umore"
Ha
però detto di pensarci riguardo alla terapia farmacologica e alla
faccenda di dirlo ai miei. E che ne parleremo la prossima settimana.
Continuo
ad essere contro la terapia anche perché pa psichiatra mi ha
chiaramente detto di voler più avanti aggiungere anche un anti
depressivo.
Ammesso
accettassi di prendere questo stabilizzatore dell'umore non voglio
altri farmaci, che nervoso.
Sembra
lo stereotipo dello psichiatra=quello che sa prescriverti solo
farmaci.
Avevo
stima di lei, la sta perdendo dopo queste proposte.
La
nutrizionista non mi ha ancora mandato il piano, la visita é tra due
giorni, penso me lo consegnerà direttamente a mano.
Spero
di non scoppiare a piangere quando vedrò le quantità aumentate.
Oggi,
non so come, sono riuscita a non piangere dallo psicologo.
Domani
ho un esame all'università sto iniziando ad aprire i libri ora, alle
18.35, non riesco a concentrarmi, il pensiero continua a tornare alle
quantità, al cibo, al peso.
Non
ne posso più, ma non posso farne a meno.
Non
so ancora se mi presenterò all'esame.