mercoledì 1 aprile 2015

lievito e vorrei poter scoppiare!

Sono tornata da teatro, ho fatto merenda
Mi sono pesata, pessima idea.
44,4
Mi rimbomba in testa. Troppo semplicemente troppo.
Sto per scoppiare e neppure una lacrima si degna di uscire.
Non so come esprimere "questo"
Tutto quello che mi sta infuriando dentro.
Venerdi pomeriggio, tra due giorni, due fottuttissimi giorni, partiamo. Andiamo da parenti per Pasqua.
Ho paura ma é uno stupido eufemismo.
Se potessi avere un solo desidero da poter  esprime sarebbe quello di sparire.
Più su di così io non posso salire.
Per proprio una faccenda di sopravvivenza.
Non posso.
Cazzo, vorrei urlare tutto "questo"
Mi esplode la testa.
Non riesco a stare in nessuna posizione, in piedi forse é la meno peggio, per il resto sento il lardo espandersi sulla superficie alla quale mi sono appoggiata.
Due giorni in cui sono tornata a restringere, sono aumentata di 200 gr
Mi sento presa per il culo.
Qualcuno mi spiega come posso fare ad affrontare le vacanze di Pasqua?
Dove trovo la forza?
La sera mi prendono attacchi di tosse ( misteriosi) che mi tengono sveglia fino alle 2 e quando finalmente mi addormento mi sveglio perché inizio a pensare a quell"annotazione sul registro" lacune che se non recuperate potrebbero prevaricare l'accesso alla quinta"
Ho sonno, sono stanca di combattere per avere come unico risultato quello perdere sempre.
Fallire miseramente.
Sei materie da recuperare, sei chili almeno da perdere.
Voglio farcela ma mancano le forze.
Non dormire mi rende una iena e mi lascia spossata, l'allergia e il cambio di stagione fanno il resto ma rimangono da considerare le lezioni pomeridiane per tentare l'impossibile, le prove di teatro, le mattinate a scuola.
IO NON CE LA POSSO FARE.
MA DEVO FARCELA.
Vorrei piangere ma tutto quello che esce é il NULLA come l'enorme vuoto che mi divora dall'interno, quella orribile sensazione che non mi abbandona mai.
Datemi un consiglio, una qualsiasi cosa per risolvere tutto  "questo"

4 commenti:

  1. Ho appena finito di leggere il tuo blog, ti seguo.
    Dio, non sai quanto ti capisco... Questo post potrei averlo scritto io, mi sento esattamente così e mi chiedo perché non riesco ad essere tranquilla.
    Non dico serena o felice, tranquilla.
    Tutto mi irrita, ogni cosa a cui penso mi innervosisce, non pensare mi fa venire l'ansia.
    Più penso a cosa devo fare e meno ho voglia di fare e anche se sembra assurdo, è come se non potessi vivere senza quest'ansia.
    Come se fosse lei a tenermi viva e al di fuori di questo ci fosse il vuoto.
    Potrei concentrarmi sullo studio, ho due esami enormi da fare.
    Inoltre studiare non mi fa pensare al cibo, mi fa sentire "giusta" per una cosa che non sia l'essere rimasta sotto un tot di calorie, anche se è pesante alla fine mi da soddisfazione in altro modo.
    Ma a volte è come se non volessi in nessun modo distrarmi, come se spostare il pensiero su altro mi facesse cadere in un buco nero.
    Chiedi un consiglio, ma non sono io a potertelo dare.
    O almeno, la cosa migliore da fare sarebbe concentrarsi sul rimettere a posto gli altri campi della tua vita (oltre alla scuola, mi riferisco anche alle amicizie che rischi di star perdendo) e lasciare il pensiero cibo... Anche perché il pensiero ossessivo porta inevitabilmente ad abbuffarsi nei naturali momenti di debolezza.
    Ti mando un abbraccio forte e spero di leggerti presto più positiva.

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    1. Ciao:)
      Grazie di essere passata.
      Devo dire che per me studiare non ë mai stato facilissimo ( non che non mi piaccia ma ho proprio poca concentrazione) quest'anno sta precipitando tutto, invece di studiare penso ossessivamente a quello che mangerò o che ho mangiato rimproverandomi per gli eccessi, l'anno scorso era diverso era tutto in riga, disciplinato: Mangiavo il giusto per dimagrire, avevo il controllo e questo mi permetteva di averlo a scuola, tanto da nom essere neppure rimandata, avere dei buoni legami di amicizia o perlomeno non rischiare di perderli come quest'anno.
      Tu hai ragione, ma ho bisogno di controllarmi, é stato dimostrato che le cose vanno bene così.
      Un bacione :*

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  2. la tosse è ansia, credo. Ci ho combattutto l'anno scorso, tanto tanto tanto. Tu non ti addormenti, io mi svegliavo, e poi era un continuo tossire che mi sconcuassava, mi sfiniva, mi dava alla testa. Non dormivo un cavolo, avevo male ovunque e niente, sono stati mesi da incubo, e credo fosse soltanto l'ansia, che mi divorava da dentro, e il mio corpo si sfogava come poteva, reagendo a tutta quella pressione con la tosse.
    L'ho risolto? No, non davvero, a volte mi prendono attacchi intermittenti, però la scorsa estate, con la fine della scuola e di mille preoccupazioni, si sono risolte molte cose, ho ripreso a rilassarmi, a dormire, a non tossire... quindi, credimi, lo so, è una brutta bestia. Cerca... ehm, ok, è la cosa più scontata e cretina da dire, ma cerca di stare tranquilla, il tuo corpo ha davvero bisogno di riposo, con tutti questi affanni, davvero, lo stai mettendo a dura prova.
    Un abbraccio, ti stringo forte e scrivi presto per dirci com'è andata la Pasqua, spero davvero nel migliore dei modi
    Minerva

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    1. Ciao Minerva, alla fine abbiamo capito da cosa era derivata la tosse: In parte sono sicura ci sia anche l'ansia, ma dall'altra questo tossire ,mi hanno spiegato, é una diretta conseguenza del reflusso gastro- esofageo, che aveva tutta ragione di esserci dato che era un periodo in cui più che mangiare arraffavo qualsiasi cosa avessi sotto il naso.
      Un abbraccione a te, ho scritto giusto ieri un post.
      :*

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