giovedì 18 settembre 2014

Ieri una persona di cui mi fido particolarmente mi ha scritto, preoccupata.
Ha detto cose che in passato mi hanno ripetuto, ma per la prima volta, mi hanno colpito in qualche modo.
E' da stanotte che penso a quelle parole, mi chiedo cosa debba fare.
Fidandomi "credo" che questa persona abbia ragione, ma allo stesso tempo( sia nel caso abbia visto giusto, sia che abbia sbagliato) come posso accettare quelle parole?
"mi rivedo in te all'inizio" Questo mi fa paura, ma sento che sto bene.
Come posso rimanerci davanti a qualcuno che sa di cosa si tratta e che mi implora di chiedere aiuto?
Vorrei poterle credere, cioè sarebbe un disastro(sinceramente)ma non ci riesco proprio.

Ho da sempre il terrore di deludere le persone, e non riuscire ad ascoltare chi si preoccupa così tanto per me, mi sa di delusione.
Ma allo stesso tempo, dato che le cose per me non stanno così, sarà davvero una delusione?

Questo post è una totale confusione ma rispecchia molto come sto in questo momento:
in totale confusione.

Rivolgersi a qualcuno. 
Questo è quello che dovrei fare.
In consultorio hanno detto che loro non possono fare nulla e quei due a cui ho provato davvero a parlare, uno ha sminuito facendomi credere fosse solo un momento di crisi adolescenziale mentre l'altro mi ha fatto mangiare davanti a lui. Obbligata. masi sentita più umiliata e trattata come una bambinetta capricciosa.

Questi sono i motivi principali per cui non voglio rivolgermi a nessuno.
Primo perchè non sto male, mangio pure il gelato con qualche senso di colpa,ok tanti, ma lo mangio
Sono sempre stanca e ci sono giorni in cui non riesco ad alzarmi dal letto ma penso sia il ferro
E secondo perchè non mi fido, altre persone così io non ho intenzione di incontrarle.
MI riderebbero in faccia e mi direbbero ancora di mangiare.

Mi sento una fallita e sa dare solo delusioni.

Perfino A. è in panico...

Non so che fare, vi chiedo scusa.

Un abbraccio 
-A

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